I livelli idrometrici del lago di Garda tornano a preoccupare.
O meglio, noi siamo preoccupati. Gli abitanti del lago, quelli che hanno attività proprio sulle sponde del Garda, bar, ristoranti, etc., chi ha la casa con le fondamenta direttamente nelle acque. E questo perchè? Brevemente: continua a piovere, la neve è assai abbondante sui monti, ruscelli, fiumi e torrenti sono pieni....e le erogazioni regolamentate a Peschiera sono molto basse. Per cui il bilancio idrico ci dice che il Garda continua a riempirsi, ora lentamente. Ma con il disgelo e le probabili abbondanti precipitazioni primaverili a che livello arriveremo?
Descriviamo tre scenari, e ovviamente esistono anche le situazioni intermedie.
Nel primo caso immaginiamo che i prossimi mesi abbiano precipitazioni sopra la media, facciamo per esempio circa il 50% in più della norma, per cui da gennaio a maggio circa 500mm. La coltre nevosa ora di circa 150cm a 1500metri di quota verrebbe incrementata, e poi con il disgelo finisce nel bacino idrografico del Benaco, apportando altra acqua. Partendo da un livello attuale di circa 120cm sullo zero idrometrico di Peschiera risulta difficile immaginare come le attuali erogazioni a soli 30 metri cubi/sec. possano mantenere il livello sotto i 140cm, soglia di attenzione.
Nel caso le precipitazioni risultassero nella norma nello stesso periodo, avremmo 320mm di pioggia, che andrebbe ad assommarsi al cospicuo manto nevoso attuale, per cui mantenendo ancora una situazione critica.
Nel caso le precipitazioni fossero del 50% inferiori alla norma, ecco che allora non si correrebbero rischi. Tutto ciò ammesso che le erogazioni restino tali. Si avrebbero certamente seri problemi ad aumentarle in caso di forti precipitazioni che vanno ad ingrossare i fiumi, soprattutto se fosse il Po a correre rischi di straripamento. In questo caso si capisce che al rischio rottura degli argini di un tale fiume si preferirebbe l'esondazione del Garda. In più, ipotesi remota, ma non imposiblile, che venga aperta la galleria Mori-Torbole in caso di piena dell'Adige. L'ultima volta che venne utilizzata fu nel 2000, e in quel caso le acque del Garda crebbero di diversi centimetri in poche ore!
Siamo ora in una situazione insolita. Negli ultimi anni il problema era la scarsità di piogge, con lunghi periodi di magra e siccità, con seri problemi di approvvigionamento di acqua sia per uso potabile, che per l'industria, ma anche per la produzione energia elettrica e naturalmente per l'agricoltura. Ora abbiamo una situazione diametralmente opposta. Come non era tollerabille un livello delle acque esageratamente basso, ora non vogliamo correre il rischio di pericolose esondazioni. Per cui speriamo i responsabili del governo delle acque si accorgano di tale situazione e prendano velocemente seri provvedimenti.
Claudio T.
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1 commento:
Come si dice.....'o trop o mia'
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