giovedì 29 gennaio 2009

29/01/2009 METEO SUL GARDA: SETTIMANA PROSSIMA IN ARRIVO "SIBERIAN EXPRESS" CON NEVE E GELO?

Dopo il maltempo di questi giorni...ne arriva altro, e per di più accompagnato da freddo intenso!
Aria siberiana nei prossimi giorni si impadronirà dell'est Europa, giungendo in Italia domenica. Le aree gardesane potrebbero essere interessate anche da nevicate fin dall'inizio della nuova fase perturbata, di domenica e lunedì. Non saranno i giorni della merla i più freddi dell'anno, ma per i primi di febbraio il gelo ormai è cosa certa.

Previsione 3-5 febbraio:
Lo scenario meteo è alquanto complesso. In Europa coesisteranno due masse d'aria molto differenti. Sull'est aria siberiana gelida, sulla penisola iberica aria mite umida. Quale delle due avrà il sopravvento determinerà le condizioni meteo sull'Italia. Stando alle ultime previsioni, la fase perturbata probabilmente si protrarrà per alcuni giorni, con lieve rialzo termico, con piogge anche intense nel corso della prossima settimana.
Ma attenzione anche piccoli cambiamenti degli scenari possono determinare un radicale cambiamento delle situazioni meteo, restare aggiornati!!!
Claudio T.

mercoledì 28 gennaio 2009

28/01/2009 I GIORNI DELLA MERLA

I giorni della merla sono, secondo una antica tradizione padana, gli ultimi tre giorni di gennaio, ovvero il 29, 30 e il 31, e sono considerati i giorni più freddi dell'inverno.Il nome deriverebbe da una leggenda secondo la quale, per ripararsi dal gran freddo, una merla e i suoi piccoli, in origine bianchi, si rifugiarono per il gran freddo degli ultimi giorni di gennaio dentro un comignolo, dal quale uscirono solo il primo giorno di febbraio, ormai tutti neri per la fuliggine. Da quel giorno in poi tutti i merli furono neri.
Esistono numerose varianti della leggenda legate alla merla, intesa come volatile, alcune invece intesa come ragazza.
Dal punto di vista meteorologico i giorni della merla:
Interessante è la ricerca svolta dal Centro geofisico prealpino di Varese. Secondo i loro dati, rilevati in trent'anni di ricerca, la media delle temperature nei giorni della merla è di 3,7 gradi. La merla più calda, quindi con le temperature più elevate, è stata nel 1982, con 9.3°C (+5.5°C rispetto alla media). Quella più fredda nel 2005, con -2.3°C (-4.3°C rispetto alla media). Nel "famoso" gennaio 1985 delle nevicate abbondanti la "Merla" fu di 3.2°C, quasi nella media. La temperatura più alta dei tre giorni si è registrata il 31.1.1982 con 19°C. La più bassa il 31.1.1987 e il 29.1.2005 con -8°C.Nel 2003, la "Merla" è stata poco superiore alla media (t. media 7.8°C) mentre quelle del '98 e '99 furono le più fredde degli ultimi 33 anni. Nel 2004, c'è stata una "Merla" fredda (5.8 gradi) per via dell'aria gelida affluita dall'Est Europeo. Tuttavia il 30 e 31 comincio' ad affluire aria più mite atlantica, per il gonfiarsi di un anticiclone Mediterraneo-N-Africano che avrebbe portato temperature primaverili all'inizio di febbraio. Nel 2005 si è registrata la merla più fredda dei 39 anni a causa della discesa di aria polare da NE portata dalla depressione sull'Italia meridionale. Il giorno 29, nonostante il cielo sereno e soleggiato, le temperature non hanno superato 0° con minima di -8° nella notte.

Sul Garda:
Nel 2006 i giorni della merla furono caratterizzati da scirocco e pertanto con temperature sopra la media, il 2007 con il suo ormai famoso inverno eccezionalmente caldo fece registrare temperature quasi primaverili durante i giorni della merla, l'anno scorso non fu da meno con temperature massime attorno ai 10°. Questo 2009 ha spezzato una serie di inverni miti, ma il freddo intenso si farà sentire solo dai primi di febbraio.

Claudio T.
LINK SU WWW.GARDAPANORAMA.IT

domenica 25 gennaio 2009

25/01/2009 METEO SUL GARDA: RISCHIO IDROGEOLOGICO E MALTEMPO SUL GARDA

RISCHIO IDROGEOLOGICO E MALTEMPO SUL GARDA
Le abbondanti precipitazioni dei giorni passati hanno creato non pochi problemi nell'area gardesana. Numerose frane hanno interessato il territorio e creato disagi alla viabilità. Fiumi e torrenti in piena hanno destato preoccupazione. La pioggia e l'improvviso disgelo della neve sotto i 1000 metri hanno gonfiato i corsi d'acqua facendo registrare portate così alte che non si vedevano da almeno 8 anni. I monti, prati e terreni sono ormai saturi di acqua e il rischio idrogeologico resta alto. Il livello idrometrico del lago di Garda ha raggiunto quota 130cm, quando la soglia di attenzione è posta a 140cm, già in questo periodo, quando "normalmente" dovrebbe essere circa 50cm in meno. Ribadiamo la nostra sensazione di stato di emergenza con un tale livello idrometrico delle acque del Garda. Nel giugno 2008 le istituzioni e i mass media hanno messo in rilievo e sottolineato la pericolosità degli alti livelli del Benaco nell'avicinarsi a quota 140cm. Ma a giugno il disgelo era già avvenuto, i mesi a venire, luglio e agosto erano notoriamente piuttosto poveri di precipitazioni e il deflusso a Peschiera si poteva tenere piuttosto alto. Ora la situazione è assai diversa, più preoccupante e non si capisce perchè nessuno si faccia sentire...
I prossimi giorni saranno interessati dall'arrivo di altre perturbazioni, anche intense, fortunatamente con livello neve a quote basse. Poi una fase fredda dovrebbe attenuare l'emergenza del rischio idrogeologico sul nostro territorio.
Sopra foto del torrente Toscolano scattata da Alberto Bonatti.
Claudio T.

mercoledì 21 gennaio 2009

21/01/2009 ALLARME LIVELLI DEL GARDA

I livelli idrometrici del lago di Garda tornano a preoccupare.
O meglio, noi siamo preoccupati. Gli abitanti del lago, quelli che hanno attività proprio sulle sponde del Garda, bar, ristoranti, etc., chi ha la casa con le fondamenta direttamente nelle acque. E questo perchè? Brevemente: continua a piovere, la neve è assai abbondante sui monti, ruscelli, fiumi e torrenti sono pieni....e le erogazioni regolamentate a Peschiera sono molto basse. Per cui il bilancio idrico ci dice che il Garda continua a riempirsi, ora lentamente. Ma con il disgelo e le probabili abbondanti precipitazioni primaverili a che livello arriveremo?
Descriviamo tre scenari, e ovviamente esistono anche le situazioni intermedie.
Nel primo caso immaginiamo che i prossimi mesi abbiano precipitazioni sopra la media, facciamo per esempio circa il 50% in più della norma, per cui da gennaio a maggio circa 500mm. La coltre nevosa ora di circa 150cm a 1500metri di quota verrebbe incrementata, e poi con il disgelo finisce nel bacino idrografico del Benaco, apportando altra acqua. Partendo da un livello attuale di circa 120cm sullo zero idrometrico di Peschiera risulta difficile immaginare come le attuali erogazioni a soli 30 metri cubi/sec. possano mantenere il livello sotto i 140cm, soglia di attenzione.
Nel caso le precipitazioni risultassero nella norma nello stesso periodo, avremmo 320mm di pioggia, che andrebbe ad assommarsi al cospicuo manto nevoso attuale, per cui mantenendo ancora una situazione critica.
Nel caso le precipitazioni fossero del 50% inferiori alla norma, ecco che allora non si correrebbero rischi. Tutto ciò ammesso che le erogazioni restino tali. Si avrebbero certamente seri problemi ad aumentarle in caso di forti precipitazioni che vanno ad ingrossare i fiumi, soprattutto se fosse il Po a correre rischi di straripamento. In questo caso si capisce che al rischio rottura degli argini di un tale fiume si preferirebbe l'esondazione del Garda. In più, ipotesi remota, ma non imposiblile, che venga aperta la galleria Mori-Torbole in caso di piena dell'Adige. L'ultima volta che venne utilizzata fu nel 2000, e in quel caso le acque del Garda crebbero di diversi centimetri in poche ore!
Siamo ora in una situazione insolita. Negli ultimi anni il problema era la scarsità di piogge, con lunghi periodi di magra e siccità, con seri problemi di approvvigionamento di acqua sia per uso potabile, che per l'industria, ma anche per la produzione energia elettrica e naturalmente per l'agricoltura. Ora abbiamo una situazione diametralmente opposta. Come non era tollerabille un livello delle acque esageratamente basso, ora non vogliamo correre il rischio di pericolose esondazioni. Per cui speriamo i responsabili del governo delle acque si accorgano di tale situazione e prendano velocemente seri provvedimenti.
Claudio T.
LINK SU WWW.GARDAPANORAMA.IT

domenica 18 gennaio 2009

18/01/2009 SPORT SUL GARDA: CIASPOLATA IN POLSA (ALTOPIANO DI BRENTONICO)

Percorso: La Polsa (1260m), lato destro risalita Montagnola, cime di Vignola (1583m), lato sinistro risalita Montagnola, La Polsa (1260m).
Dislivello in salita 323m, facile
Durata giro completo 1 ora 30 minuti/3 ore, a seconda del tipo di neve.
Attrezzatura:ciaspole e bastoncini.
A pochi chilometri a nord del lago di Garda, l'altopiano di Brentonico, sul versante settentrionale del monte Baldo, offre numerose possibilità per escursioni con racchette da neve o ciaspole.
L'itinerario da noi proposto per una ciaspolata parte dalla località La Polsa, dove si trova comodo parcheggio, bar ristoranti e pizzerie, hotel. Prendiamo come riferimento l'impianto sciistico di risalita "Montagnola", seggiovia a 4 posti. Ci allontaniamo dal lato destro dell'impianto addentrandoci in un faggeto, con sentiero pianeggiante, a bordo pista, verso la seggiovia "Rosa del sole", posta in una aperta valletta. Giunti nei pressi della seggiovia ci dirigiamo a sinistra risalendo liberamente la valle con le ciaspole. La meta ora sono le Cime di Vignole, poco oltre l'arrivo della seggiovia "Montagnola". La salita non è impegnativa e la visuale ampia. Giunti sulla cima a quota 1583, possiamo ammirare verso nord l'arco alpino con le dolomiti, verso ovest il versante orientale del monte Baldo, verso sud si scorge la pianura padana, ad est la zona della Lessinia. Ora scendiamo tenendo sulla nostra sinistra l'impianto "Montagnola", sul versante nord/est del monte, per poi dirigerci a sinistra verso le case della località La Polsa dove termina il nostro percorso.
Claudio T.
LINK SU WWW.GARDAPANORAMA.IT

venerdì 16 gennaio 2009

16/01/2009 METEO SUL GARDA: RESOCONTO MESE DI DICEMBRE

Dicembre 2008 è stato un mese caratterizzato nell'area gardesana soprattutto dalla piovosità. Ben 15 giorni con precipitazioni, di cui 3 con oltre 20mm. La neve è caduta copiosa sui monti dell'entroterra, con accumuli di 80-100cm a quota 1500m e fino a 150cm a quota 2000m. Anche a livello delle sponde del Garda si sono avute nevicate. Quella del 28 dicembre, debole, con circa 0,5-2cm di neve, e quella decisamente più abbondante della sera di S.Silvestro che a cavallo della notte ci ha regalato circa 15-25 cm di manto bianco.
La stazione meteo di Gardone Riviera ha registrato un totale di ben 158,2mm di precipitazioni (contro la media 1884-2006 a Salò di 76,7mm). La temperatura media è stata di 5,7°C. (contro la media 1884-2006 a Salò di 4,6°C.), con il valore più alto di 12,1° registrato il 18 dicembre, mentre il più basso -0,7° del 28 dicembre. In totale i giorni con valori minimi inferiori a zero sono stati solo 3 (contro media 1884-2006 a Salò di 7 giorni con valori minimi negativi). Si è avuto un solo giorno con comparsa di nebbia, il 24 dicembre, nella zona compresa tra Salò e Maderno, mentre nel basso Garda è stata presente più volte, sospinta da venti provenienti dalla pianura. Il lago ha risentito positivamente delle precipitazioni mantenendosi a livelli elevati compresi tra circa 115cm e 125cm sopra lo zero idrometrico di Peschiera, con erogazioni fino a 100m/cubi/sec. La temperatura dell'acqua registrata tra Salò e Gardone Riviera nel mese di dicembre è stata in media 10,6°C., sia in superficie che alla profondità di -300cm.
Dalle rilevazioni meteo della NASA il mese di dicembre 2008 a livello mondiale è stato l'8° più caldo dal 1880. L'anno 2008 è stato il 9° più caldo nel medesimo periodo, ma il più freddo degli anni 2000.
Claudio T.
LINK SU WWW.GARDAPANORAMA.IT

giovedì 8 gennaio 2009

03/01/2009 SPORT SUL GARDA: CIASPOLATA SUL MONTE BALDO

CIASPOLATA SUL MONTE BALDO:
Seggiovia Prada Alta (1075m), Cresta Naole, Rifugio Fiori del Baldo (1815m), Rifugio Chierego (1911m), Coal Santo (2072m)
Spettacolare passeggiata di media difficoltà, non tanto per le pendenze o il tracciato, ma per il dislivello, 1000 metri in salita e altrettanti in discesa.
Attrezzatura:ciaspole e bastoncini.
Partenza da Prada Alta, località a 1075 metri sul versante ovest del monte Baldo, sopra Torri del Benaco. Raggiunta in auto la partenza del primo tronco della seggiovia, scendiamo per circa 300metri in direzione Torri del Benaco e imbocchiamo sulla sinistra una piccola viuzza asfaltata tra i prati. Dopo 100metri svoltiamo a destra e saliamo lungo una piccola valletta. Siamo fortunati e già possiamo indossare le nostre ciaspole. Quasi subito si entra in un bosco e si prosegue per circa 15 minuti prima di incontrare un bivio. Teniamo la sinistra e continuiamo a salire con media pendenza nel bosco deciduo. Dopo un'oretta il sentiero incrocia un tracciato quasi pianeggiante, più largo, e proseguiamo verso sinistra. Tra grandi faggi ci avviciniamo a quota 1400 metri, dove al bosco si sostituisce il prato. A questo punto, usciti dal bosco, si apre una vasta visuale sul basso e medio Garda, la sponda bresciana e la pianura padana. Teniamo il sentiero N°655 e liberamente sulla superficie innevata, con le ciaspole, raggiungiamo il crinale in località Cresta di Naole. Il panorama si fa ancor più grandioso, potendo dominare dai monti Lessini, colli Iberici e Euganei ad est, all'Appennino a sud, fino alle Alpi piemontesi ad ovest. Alle nostre spalle la vista prosegue sulle Alpi Orobie, il Blumone, il massiccio dell'Adamello. Segue in senso orario il Brenta, il crinale del monte Baldo, le Dolomiti, per tornare verso il Pasubio, Pian delle Fugazze e nuovamente sui monti Lessini per completare il panorama a 360°. Il Garda si distende allargandosi verso sud, circondato dalle colline moreniche nel suo tratto meridionale. La costa bresciana di fronte a noi presenta la Rocca di Manerba, il golfo di Salò e il promontorio di Toscolano-Maderno. Poi la costa diviene a falesia, con rocce strapiombanti nelle acque.
Ci dirigiamo con media pendenza lungo la Cresta di Naole raggiungendo prima il Rifugio Fiori del Baldo (1815m) e poi il Rifugio Chierego (1911m) poco più in alto. Proseguiamo ancora fino alla prima delle varie cime del monte Baldo, il Coal Santo, posto a quota 2072m. Per il ritorno raggiungiamo nuovamente il Rifugio Fiori del Baldo, nei pressi dell'arrivo in quota del secondo tratto degli impianti di risalita. Seguiamo ora liberamente nella neve il tracciato in ripida discesa parallelo alla segiovia, fino alla stazione intemedia. Giriamo a destra delle case e continuiamo a scendere e poco dopo lasciati gli spazi aperti, rientriamo nel bosco, non fitto. Vari tracciati portano ora a Prada Alta, dove avevamo lasciato l'auto.
Tempo di percorrenza: salita circa 3 ore, discesa circa 1 ora 30 minuti.
Dislivello 1000 metri.
Claudio T.

lunedì 5 gennaio 2009

05/01/2009 METEO SUL GARDA: EPIFANIA NEVOSA?


Stamane forti nebbie sul basso Garda. Dopo la bellissima giornata di ieri su tutto il lago, già dall'alba di oggi un vero e proprio muro di nebbia sta risalendo le acque verso nord sospinto dai venti che salgono dalla pianura padana. L'immagine sopra è stata scattata dalla postazione della nostra stazione meteo di Gardone Riviera. Le previsioni meteo parlano di nuova neve in arrivo dalla notte tra oggi e l'Epifania, e proseguire per altre 24 ore. Le basse temperature e il terreno gelato dovrebbero permettere un accumulo anche sulle sponde del Garda e non solo sulle colline. In molte zone la neve non si ancora sciolta per cui il manto nevoso nei prossimi giorni potrebbe raggiungere una altezza di 15-30cm, evento eccezionale per l'area benacense. Le temperature minime seppur mitigate dall'effetto del lago, sulle stazioni costiere si sono mantenute tra i -2°e i -4° , mentre già nell'immediato entroterra hanno fatto registrare valori tra i -5° e i -8°, soprattutto nel mantovano e nelle valli.

Claudio T.

LINK SU WWW.GARDAPANORAMA.IT

sabato 3 gennaio 2009

03/01/2009 ALTEZZA IDROMETRICA DEL LAGO DI GARDA 2008

Il Garda ringrazia un anno decisamente piovoso che gli ha permesso dopo vari anni disastrosi di rientrare nelle altezze idrometriche che lo contraddistinguono.
Il 1 gennaio del 2008 si apriva con un'altezza che risultava essere inferiore alla media di circa 45 cm , con portate erogate vicine allo zero. Il 2008 proseguiva con una primavera piovosa, una estate nella norma e un autunno eccezionale dal punto di vista delle precipitazioni. Tutto questo ha fatto rientrare l'allarme siccità portando il Garda sopra la media di circa 20 cm a fine anno.

Sotto riporto i grafici delle altezze e delle portate degli ultimi anni.


per ulteriori informazioni:

Il bacino
Altezza Idrometrica
Temperature
Balneazione
Meteo
Marco B.

03/01/2009 ITINERARI SUL GARDA: VALLE DELLE CARTIERE

Breve passeggiata adatta a tutti sia per lunghezza che per facilità.

Al ponte di Toscolano si prende la strada per la frazione di Gaino e dopo 100m, all'inizio della salita, si tiene la sinistra imboccando la strada laterale dalla quale incomincia la valle delle Cartiere.
Dopo circa 1km si incontra il MUSEO DELLA CARTA, ove sono raccolte testimonianze dell'antica tradizione dell'industria cartarie che ha caratteizzato la valle per diversi secoli. Successivamente si incontrano vari resti di edifici, si attraversano un paio di ponti, e dove la valle si restringe si raggiunge una suggestiva forra, chiusa in inverno.
Nella bella stagione è percorribile tramite una spettacolare passerella che scorre lungo le ripide pareti rocciose scavate dal torrente Toscolano. Da questo percorso si può raggiungere da diversi sentieri l'abitato di Gaino.
Durata circa 1 ora alla fine della passerella(solo andata).
Dislivello in salita circa 100 metri.
In basso foto del paesaggio invernale della Valle delle Cartiere





giovedì 1 gennaio 2009

01/01/2009 TREKKING NOTTURNO NOTTE DI CAPODANNO 2009 ALLO SPINO

Arrivano dal Monte Spino i nostri saluti di buon 2009. Insolito trekking notturno sotto una bella nevicata per gustarci il cenone di San Silvestro al Rifugio dello Spino.
Saliti da S.Michele di Gardone Riviera abbiamo lasciati l'auto presso la trattoria Colomber a quota 400 metri. Si seguono le indicazioni per Rifugio "Pirlo" allo Spino, sul lato destro del Colomber. Si passa per località Fontanelle tramite strada in terra battuta con dolce dislivello, quindi si seguono le indicazioni del sentiero N°8 su tracciato più ripido in mezzo al bosco. Arrivati a quota 1000 metri, ci si ricollega al tracciato delle strada in terra battuta. Si continua a seguire l'indicazione per Rifugio "Pirlo" allo Spino seguendo il sentiero pianeggiante oltre una sbarra di ferro. Si passa nei pressi del Passo dello Spino e in pochi minuti si giunge al rifugio a quota 1150 metri, posto su un crinale che si protende sulla sottostante vallata.
Tempo di percorrenza circa 2 ore e 30 minuti (solo andata). Dislivello in salita circa 750 metri.
Claudio T.
LINK SU WWW.GARDAPANORAMA.IT

01/01/2009 BUON 2009


Il 2009 ci accoglie vestito di bianco ecco alcune foto della nevicata di capodanno

Gardone Riviera


San Felice del Benaco (stazione CML)

Portese